Ancora una vittoria e tre punti pesanti per il Pisa BS di mister Matteo Marrucci. E’ toccato oggi all’ADJ Nettuno, a Cirò Marina, cedere l’intera posta in palio ai nerazzurri che si sono imposti per 4-3. Ex giocatore classe ’83, tre mondiali disputati in maglia azzurra e già allenatore dei toscani fino a pochi anni fa. Poi la prestigiosa chiamata della nazionale tedesca (ma anche Olanda e Turks&Caicos), prima di approdare alla corte del Catania con il quale ha affrontato il Pisa per tutto lo scorso anno. Storico il suo pianto dopo la vittoria della Coppa Italia dei siciliani a Napoli e ai calci di rigore, proprio contro i nerazzurri che sarebbero poi diventati campioni d’Italia. Tornato alla base, un avvio strepitoso con quattro vittorie su quattro match disputati.
“Sono contento di questo ritorno che coincide un po’ con la mia casa. Il mio legame con il Pisa BS non è un mistero e l’avvio della stagione non può che aumentare la mia soddisfazione. L’avventura a Catania – racconta Marrucci – è stata purtroppo breve, per motivi extra beach soccer, ma ho avuto la fortuna di cadere in piedi. Inizialmente, tornando a Pisa, avrei dovuto affiancare Lami e curare la direzione tecnica dell’under 20 e del femminile. L’importante chiamata ricevuta da Nicola per collaborare nell’area tecnica del Lecce, nella Serie A del calcio sull’erba insieme a Baroni, ha invece cambiato le carte in tavola”. Un’eredità importante per Marrucci, abituato alle grandi sfide.
“Sono molto contento perché la squadra sta rispondendo bene. Siamo al momento imbattuti in campionato e c’è solo in rammarico – aggiunge il mister dei pisani - per com’è andata in Supercoppa a Pescara. E’ stata ovviamente una partita per certi versi strana, una sorta di terno al lotto, come spesso accade in una prima uscita stagionale, anche in caso di vittoria”. Dopo la prima tappa di Pescara è arrivata la lunga trasferta in Portogallo per la disputa della Euro Winners Cup: “Nazarè ci ha fatto molto bene perché ci ha permesso di capire chi eravamo – continua Marrucci – oltre a conoscerci meglio tra noi. Uno snodo risultato fondamentale ed ora, vedremo dove poter arrivare”.