Abete, Grassi, Piazzi e Trainotti hanno dato il calcio d'inizio alla 7ª edizione del Torneo Internazionale Eusalp

Abete, Grassi, Piazzi e Trainotti hanno dato il calcio d'inizio alla 7ª edizione del Torneo Internazionale Eusalp

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il direttore generale del Trento Luca Piazzi e il capitano del club aquilotto Andrea Trainotti hanno dato simbolicamente il calcio d’inizio alla settima edizione del «Torneo internazionale Eusalp», affiancati dal presidente del Comitato della Provincia Autonoma della Figc Stefano Grassi, a capo dell’organizzazione della manifestazione calcistica dedicata alla categoria under 16 assieme all’associazione Piazza Viva di Tione.

Da domani, giovedì 12 giugno, a domenica 15 giugno, sui campi delle Valli Giudicarie e della Val Rendena otto selezioni si daranno sportiva battaglia in un clima all’insegna dell’amicizia e della sportività, come è nel dna dell’evento, presentato nell’accogliente sala dell’auditorium di Condino. I campioni in carica della Baviera sono stati inseriti nel girone A assieme alle Rappresentative dei Comitati regionali di Piemonte-Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria, mentre il Friuli Venezia Giulia (finalista nella scorsa edizione) darà vita alle sfide del girone B assieme alle formazioni dei Comitati delle Province Autonome di Trento e Bolzano e del Veneto.

A fare gli onori di casa, affiancato dall’assessore allo sport della Provincia Autonoma di Trento Mattia Gottardi, dal vice sindaco (con delega allo sport) Giuseppe Leotti e dalla presidentessa del Coni trentino Paola Mora, è stato Stefano Grassi. «Ringrazio il presidente Abete e la LND per aver creduto fin dall’inizio in questo torneo – ha detto Grassi – Un altro grande “grazie” va rivolto agli enti locali, ai Comuni, agli sponsor e a tutte le società sportive del territorio, che anche in questa occasione non hanno mancano di garantire il loro supporto, con il silenzioso lavoro del professionale volontariato, motore del movimento del calcio dilettantistico».

Un torneo che, come sottolineato da Ilaria Salvaterra, presidentessa dell’Associazione Piazza Viva, «è anche occasione per i giovani di condividere esperienze sul nostro territorio, come in occasione del pranzo finale al termine del torneo».
Giancarlo Abete ha fatto il punto sullo stato di salute del calcio italiano, fresco della delusione partita in Norvegia. «I risultati degli ultimi anni hanno evidenziato una crescita per quanto riguarda le Nazionali giovanili, sia a livello maschile che femminile, frutto di un progetto tecnico unitario – ha commentato Abete – Questi risultati, però, non trovano corrispondenza a livello di squadra under 21 e Nazionale maggiore. La situazione si è rovesciata rispetto al passato».

Quale la radice del problema? «Non sono mancati i grandi allenatori – ha replicato Abete – Bisogna riscoprire il senso di appartenenza, l’identità. Il calcio italiano ha vissuto una stagione bellissima, con una squadra in finale di Champions, un campionato combattuto fino all’ultimo. Un’annata massacrante e quella partita contro la Norvegia, il 6 di giugno, non ci voleva. Abbiamo sofferto a livello fisico in primis. Al di là di ciò, sono venute meno le amichevoli, che non sono più trainanti, e questo ha portato a un impoverimento delle giornate e dei periodi di gioco. Dobbiamo trovare dei rimedi e non penso di essere offensivo se dico che anche il tasso tecnico medio è diminuito negli ultimi anni».

Senso di appartenenza, si diceva. «Il Torneo Internazionale Eusalp, le Rappresentative, rappresentano un’occasione per recuperare questo senso di appartenenza – ha aggiunto Abete rivolto ai giovani calciatori - Voi ragazzi dovete vivere questa esperienza con l’orgoglio di rappresentare la vostra regione, la vostra provincia. Stesso discorso vale per le Rappresentative della LND. Da parte nostra, abbiamo il dovere istituzionale di creare le condizioni per valorizzare la presenza e il ruolo dei giovani all’interno del mondo dilettantistico, di tutelare le società con un riconoscimento sulla valorizzazione degli stessi. A questo, però, deve accompagnarsi il supporto della “politica” dei grandi club, che devono impiegare maggiormente i nostri giovani. Come Nazionale, abbiamo un numero di giocatori selezionabili molto più basso rispetto ad altri Paesi».

Il concetto è stato ribadito da Luca Piazzi, direttore generale del Trento in serie C, partito dal calcio dilettantistico locale fino ad arrivare al Parma, dove ha maturato una importante esperienza. «Sono cambiati molto gli aspetti sociali, i giovani d’oggi sono più svegli, ma faticano a identificarsi con una squadra, una Nazionale - ha argomentato Piazzi - Dobbiamo essere noi in primis, noi squadre di club, a trasmetterli ai ragazzi. La nostra Nazionale ha 170 giocatori selezionabili, che spesso non giocano nel nostro campionato. Un altro problema è che i calciatori che vengono da fuori, dall’estero, spesso sono più competitivi come rapporto qualità-prezzo».

Secondo Piazzi, inoltre, serve più sport nel programma scolastico. «Nella mia esperienza a Parma, mi sono trovato con venti giocatori stranieri nel settore giovanile, provenienti in primis dal Nord Europa e dall’Est – ha aggiunto Piazzi – Atleti con una formazione motoria superiore rispetto ai nostri. Club e allenatori hanno le loro responsabilità, ma la grande differenza è questa».

Si è soffermato sul senso di appartenenza anche il capitano del Trento Andrea Trainotti. «La mia carriera è iniziata con l’Alense, la squadra del mio paese – ha raccontato Trainotti – Ho vestito la maglia della Rappresentativa in tutte le categorie giovanili e a voi ragazzi dico di indossarla con orgoglio, con l’augurio di coronare il vostro sogno».

Un consiglio ai giovani? «Datevi il tempo e l’occasione di sbagliare, senza paura – ha replicato Trainotti - Io sono partito dall’Eccellenza e ho raggiunto la serie C, ho fatto esperienze a Verona, Monza, Mantova e Bassano. Cinque anni fa sono arrivato a Trento, sono ripartito dall'Eccellenza, e dopo due stagioni ho ritrovato la serie C. Per me è un motivo d’orgoglio essere al Trento».

Domani, giovedì 12 giugno, il via alle sfide, con calcio d’inizio alle 17.30. I campioni in carica della Baviera debutteranno a Spiazzo Rendena contro la Liguria, mentre Piemonte-Valle d’Aosta e Lombardia si affronteranno a Ponte Arche sul sintetico di località Rotte. I padroni di casa della Rappresentativa trentina, invece, giocheranno a Condino contro il Veneto. Poco più in là, a Creto di Pieve di Bono, ci sarà l’incontro tra la squadra del Cpa di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia.

Le sfide dei gironi si protrarranno fino a sabato, giornata in cui, sul campo di Creto di Pieve di Bono, verrà riproposta – dopo il pieno successo dello scorso anno - l’iniziativa dedicata ai ragazzi con disabilità cognitivo-relazionali, un evento di calcio solidale integrato. «Il Torneo Internazionale Eusalp riesce a coniugare idealmente la parte sportiva a quella società - ha spiegato a margine il presidente del Comitato trentino del Cip Massimo Bernardoni – Il mondo paralimpico vive di valori oltre che di prestazioni sportive e il nostro obiettivo è quello di contaminare la società con questi valori, trasmessi da voi giovani».

La composizione dei due gironi

GIRONE A: CR Piemonte-Valle d’Aosta, CR Lombardia, CR Liguria, Baviera
GIRONE B: CR Veneto, CPA Trento, CPA Bolzano, CR Friuli Venezia Giulia

Il programma della prima giornata (giovedì 12 giugno, ore 17.30)

Girone A
CR Piemonte-Valle d'Aosta - CR Lombardia (a Comano Terme loc. Rotte)
CR Liguria - Baviera (a Spiazzo Rendena)

Girone B
CR Veneto - CPA Trento (a Condino)
CPA Bolzano - CR Friuli Venezia Giulia (a Pieve di Bono, Creto)