CSR - THE LND EFFECT
THE LND EFFECT - Macallesi 1927, una missione sociale
The LND Effect, rubrica sviluppata in collaborazione da Community Soccer Report e Lega Nazionale Dilettanti, “arriva” a Milano e fa tappa presso l’ACD Macallesi 1927. Un altro modello di riferimento ed ispirazione per il settore responsabilità sociale applicata al calcio.
Un modello approfondito grazie all’intervista realizzata al Direttore Sportivo Giancarlo Capriglia.
La responsabilità sociale è un fattore “obbligatorio” per i club professionistici ed un dovere per le Dilettanti. Avete avviato un percorso ampio e diversificato. Qual è l’impegno preso dalla Macallesi?
Come Macallesi ci impegniamo ogni anno ad aderire come partner a tutte quelle iniziative sociali che ci vengono presentate con l’obiettivo di fare da megafono su tematiche delicate e sensibilizzare il territorio circostante. Al contempo, siamo noi stessi promotori di iniziative che rientrano nell’alveo di quegli obiettivi di Agenda 2030 su cui abbiamo deciso di puntare forte. Riteniamo che il compito di un’associazione, qualsiasi sia la sua prima natura, debba essere quello di creare valore.
Diversi i progetti avviati: quali le tematiche coinvolte e le principali attività svolte?
Tutti i progetti extracalcistici ma anche quelli calcistici avviati alla Macallesi hanno come fil rouge una serie di obiettivi scelti di Agenda 2030: parità di genere, istruzione e formazione, salute e benessere, comunità sostenibili, pace, giustizia e istituzioni forti. Cerchiamo di fare attenzione, infatti, tramite professionisti, a tutta la sfera attinente alla nutrizione e all’aspetto psicologico, con incontri appositi organizzati durante la stagione. Presso la nostra struttura è possibile, inoltre, usufruire di uno sportello sull’orientamento scolastico. Ma non solo, il calcio femminile e, quindi, il costante impegno sulla parità di genere, fanno di noi, con più di 100 atlete, ormai, un vero e proprio punto di riferimento nel settore. Tra le iniziative a cui abbiamo aderito e continuiamo ad aderire annualmente in qualità di partner ci sono quelle che hanno come obiettivo la lotta alle discriminazioni razziali e al bullismo. In primavera, inoltre, forti di una bella partnership con Wikimafia, promuoviamo un torneo multisport insieme a questa associazione con l’obiettivo di ricordare le vittime di mafia e sensibilizzare sul tema.
Responsabilità Sociale e comunicazione. Parte essenziale è il saper trasmettere obiettivi, messaggi e progetti in primis all’interno del club: come riuscite a coinvolgere e sensibilizzare staff, atleti e famiglie?
Chi entra a far parte della Macallesi, fin dal primo momento in cui varca la soglia dell’ingresso del nostro centro sportivo, respira un’aria di sociale. Dal sito web, dai social e dalle persone scelte all’interno del nostro staff emerge chiaramente quella che è la nostra mission. Creare valore per il territorio e crescere le future generazioni in un clima positivo e sereno. Tutte le persone scelte vengono selezionate sulla base di un attento iter per cui chi aderisce al progetto lo fa perché ne sposa i principi, i valori e ha voglia di trasmetterli ai ragazzi. Il tutto riuscendo a far coesistere il senso più puro del termine “sociale” con la competitività di squadre che anno dopo anno diventano sempre più di valore.
Avete integrato ed adattato il vostro progetto all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un qualcosa di raro ed unico sicuramente nel mondo dilettante. Come riuscite ad integrare questi obiettivi all’interno della Macallesi?
Credo che Agenda 2030 sia utile per dare delle linee guida. Sapere che tutta una serie di iniziative può essere integrata sotto questo cappello facilita il compito di quelle associazioni che, come noi, intendono valorizzare tutti quegli aspetti sociali e collaterali al calcio, utilizzando il calcio come strumento di diffusione. È stato un processo spontaneo. Dotarsi di un programma di responsabilità sociale che segue gli obiettivi di Agenda 2030 serve ad evitare di uscire fuori strada durante il percorso.
The LND Effect nasce per evidenziare modelli virtuosi nell’ambito della Lega Nazionale Dilettanti. Quali pensi possa essere il ruolo di una Società come la vostra e quale impatto può avere sulla comunità locale e calcistica?
Credo sia una questione di senso di responsabilità. Avere a disposizione una struttura, degli spazi e una grande utenza non può lasciarci indifferenti di fronte alla grande opportunità di fare anche cultura e educazione civica. Educazione e disciplina sono i pilastri che reggono le fondamenta del nostro sistema di convivenza civile. In qualità di formatori abbiamo il compito di creare valore e quello più importante che possiamo creare è educativo. Dobbiamo insegnare a giocare a calcio i nostri bambini e ragazzi in un clima positivo e sereno ma anche essere di supporto alle scuole, famiglie e Istituzioni. Soprattutto in ambito dilettantistico, non possiamo dimenticare questi obiettivi. Avere a che fare con bambini/e e ragazzi/e è una responsabilità troppo grande e non può essere sprecata. Il calcio, così come ogni altro sport, è un’opportunità enorme per la crescita sana delle future generazioni. Per questo penso che se ogni società si dotasse di un programma di responsabilità sociale, sarebbe più facilitata in questo compito.